Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

27/01/2016 - Restrizioni legittime alla libertà di circolazione e soggiorno: la Corte Suprema britannica si pronuncia sui casi Mirga e Samin

argomento: Giurisprudenza - Straniera

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La Corte Suprema britannica si è pronunciata, in data 27 gennaio 2016, sul caso Mirga v. Secretary of State for Work and Pensions e Samin v. Westminster City Council (causa [2016] UKSC 1), relativo alla compatibilità di una legge britannica con i diritti di circolazione e di soggiorno nel Regno Unito garantiti ai cittadini di Stati membri dell’Unione, conformemente a quanto previsto dal diritto comunitario.

La Corte, prendendo atto della giurisprudenza della Corte di giustizia nei casi Dano (causa C‑333/13) e Alimanovic (causa C‑67/14), ha stabilito che il diniego di versare il sussidio al reddito e fornire assistenza domestica non viola i diritti previsti dagli artt. 18 e 21, para. 1, TFUE e che, anzi, essi costituiscono legittime restrizioni alla libertà di circolazione e di soggiorno.

In particolare, la Corte ha stabilito che non costituisce una violazione del diritto dell’Unione europea la normativa nazionale che garantisce supporto al reddito allorché si sia lavorato legalmente nel territorio del Regno Unito per un periodo continuativo di 12 mesi. Allo stesso modo, secondo la Corte costituisce una restrizione legittima la condizione stabilita dalla legislazione nazionale secondo la quale possono avere accesso alla assistenza domestica coloro che godono di un permesso di soggiorno nel Regno Unito ai sensi della legge di attuazione della direttiva 2004/38/CE.