argomento: Giurisprudenza - Unione Europea
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Il 24 settembre 2018 la Commissione europea ha deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia a causa delle violazioni del principio di indipendenza della magistratura, create dalla nuova legge polacca sulla Corte suprema. La Commissione ritiene infatti che tale legge sia incompatibile con il diritto dell'Unione in quanto lede il principio di indipendenza della magistratura, in particolare nell'aspetto dell'inamovibilità dei giudici, venendo così meno agli obblighi previsti dall'art. 19, par. 1, TUE, in combinato disposto con l'art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
A tale proposito la Commissione aveva inviato alle autorità polacche una lettera di costituzione in mora il 2 luglio 2018, facendola seguire il 14 agosto da un parere motivato.
Nel deferire la Polonia alla Corte di giustizia, la Commissione ha altresì deciso di chiedere alla Corte di ordinare misure cautelari, intese a ripristinare la situazione della Corte suprema polacca antecedente il 3 aprile 2018, giorno dell'adozione della legge contestata. La Commissione ha infine deciso di chiedere alla Corte di pronunciarsi con procedimento accelerato.