Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

22/06/2022 - Sentenza della Corte di giustizia sulla prescrizione di azioni per il risarcimento del danno per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza dell’Unione europea

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

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La Corte di giustizia ha precisato il 22 giugno 2022 (C-267/20, Volvo AB (publ.), DAF Trucks NV c. RM) che l’art. 10 della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 novembre 2014, relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che esso costituisce una disposizione sostanziale, ai sensi dell’art. 22, par. 1, di tale direttiva, e che rientra nel suo ambito di applicazione ratione temporis un ricorso per risarcimento danni che, sebbene vertente su una violazione del diritto della concorrenza che è cessata prima dell’entrata in vigore di detta direttiva, sia stato proposto dopo l’entrata in vigore delle disposizioni che la recepiscono nel diritto nazionale, sempreché il termine di prescrizione applicabile a tale ricorso, in virtù delle norme previgenti, non sia scaduto prima della data di scadenza del termine di recepimento della medesima direttiva.

Analogamente deve dirsi, ai sensi dell’art. 17, par. 1, della direttiva, di un ricorso per risarcimento danni che, sebbene vertente su una violazione del diritto della concorrenza che è cessata prima dell’entrata in vigore di detta direttiva, sia stato proposto dopo il 26 dicembre 2014 e dopo l’entrata in vigore delle disposizioni che la recepiscono nel diritto nazionale.

Al contrario, il par. 2 dello stesso art. 17 deve essere interpretato nel senso che esso costituisce una disposizione sostanziale, per cui non rientra nel suo ambito di applicazione ratione temporis un ricorso per risarcimento danni che, sebbene proposto dopo l’entrata in vigore delle disposizioni che hanno recepito tardivamente detta direttiva nel diritto nazionale, verta su una violazione del diritto della concorrenza che è cessata prima della data di scadenza del termine di recepimento di quest’ultima.