Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

26/03/2020 - La Corte di giustizia si pronuncia indirettamente sulla nuova normativa polacca sul regime disciplinare dei giudici

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

Articoli Correlati: corte giustizia polonia giudici regime disciplinare pregiudiziale

Nella sentenza Miasto Łowicz e Prokurator Generalny (cause riunite C-558/18 e C-563/18) del 26 marzo 2020, pur dichiarando irricevibili, per mancanza di collegamento delle controversie a quo con il diritto dell’Unione, le domande di pronuncia pregiudiziale presentate dal tribunale regionale di Łódź (Polonia) e dal tribunale regionale di Varsavia (Polonia), riguardanti la conformità della nuova normativa polacca sul regime disciplinare dei giudici con il diritto dei singoli a una tutela giurisdizionale effettiva, sancito dall'art. 19, par. 1, secondo comma, TUE, la Corte di giustizia ha tuttavia ricordato che non possono essere ammesse disposizioni nazionali che espongono i giudici di uno Stato membro al rischio di procedimenti disciplinari per il fatto di aver adito la Corte mediante un rinvio pregiudiziale. Infatti, una simile prospettiva di procedimenti disciplinari sarebbe atta a pregiudicare l’effettivo esercizio, da parte dei giudici nazionali interessati, della facoltà di porre questioni alla Corte e delle funzioni di giudice incaricato dell’applicazione del diritto dell’Unione ad essi conferite dai Trattati. A tal riguardo, la Corte ha precisato che il fatto di non essere esposti a siffatti procedimenti o sanzioni disciplinari per tale motivo costituisce, inoltre, una garanzia inerente alla loro indipendenza.