Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

08/03/2017 - Fusioni transfrontaliere: la Corte di giustizia UE si pronuncia in merito alla direttiva 90/434/CEE

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

Articoli Correlati: fusioni transfrontaliere

L’8 marzo 2017 la Corte di giustizia si è pronunciata su un caso avente ad oggetto una domanda di pronuncia pregiudiziale proposta, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dal Conseil d’État francese, riguardo all’art. 11, par. 1, lettera a), della direttiva 90/434/CEE, relativa al regime fiscale comune da applicare alle fusioni, alle scissioni, ai conferimenti d’attivo ed agli scambi d’azioni concernenti società di Stati membri diversi. Secondo la Corte, la direttiva non opera un’armonizzazione esauriente, e dunque il diritto dell’Unione consente di valutare la compatibilità di una normativa nazionale, come quella discussa nel procedimento principale, alla luce del diritto primario, benché tale normativa sia stata adottata per recepire nel diritto interno la facoltà offerta alla citata disposizione. Inoltre, l’art. 49 TFUE e l’art. 11, par. 1, lettera a), della direttiva 90/434 devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale che, nel caso di un’operazione di fusione transfrontaliera, subordini la concessione dei vantaggi fiscali applicabili ai sensi di tale direttiva, a una procedura di previa autorizzazione nell’ambito della quale, per ottenere tale autorizzazione, il contribuente deve dimostrare che l’operazione interessata è giustificata da una ragione economica, che non ha come obiettivo principale o come uno degli obiettivi principali la frode o l’evasione fiscali e che le sue modalità consentono di garantire la futura imposizione delle plusvalenze in sospensione di imposta, mentre, nel caso di un’operazione di fusione interna, una simile procedura non è richiesta al contribuente.