Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

22/06/2016 - La Corte condanna il Portogallo per il ritardo nell'attuazione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

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Con sentenza del 22 giugno 2016, resa nel caso Commissione c. Portogallo (causa C‑557/14), la Corte di giustizia ha condannato quest’ultimo Stato membro al pagamento di una penalità e di una somma forfettaria giornaliera per essere venuto meno all’obbligo di eseguire la sentenza resa dalla stessa Corte il 7 maggio 2009 (caso Commissione c. Portogallo, causa C‑530/07), nei limiti in cui, allo scadere del termine stabilito dalla Commissione per l’esecuzione di quest’ultima sentenza, gli agglomerati urbani oggetto di contestazione da parte di detta istituzione, siti in tale Stato membro, non erano ancora dotati di sistemi di trattamento delle acque reflue urbane in linea con quanto previsto, in materia, dalla direttiva91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991.Quanto all’ammontare delle sanzioni pecuniarie di cui sopra, la Corte ha quantificato la somma forfettaria in una somma di 3 milioni di euro, mentre ha fissato l’importo della penalità di mora in 8.000 euro da pagare, a decorrere dalla data della pronuncia dell’attuale sentenza, per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione delle misure necessarie per ottemperare alla sentenza del 2009 e sino alla sua esecuzione integrale.