Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

31/05/2016 - Secondo l'Avvocato generale Wathelet, la Corte è competente a interpretare e a statuire sulla validità di atti PESC nell'ambito di un rinvio pregiudiziale

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

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Nelle sue conclusioni, presentate il 31 maggio 2016 nel caso Rosneft (causa C-72/15), l’Avvocato generale Wathelet propone alla Corte, in sostanza, di affermare la propria competenza, in via pregiudiziale, a interpretare e statuire sulla validità di atti adottati dall’Unione in materia di politica estera e di sicurezza comune (PESC), quale nello specifico la decisione 2014/512/PESC del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, e il connesso regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, nonché di dichiarare, quanto agli atti in questione, che non vi sono elementi tali da inficiarne la validità (ad eccezione di quanto attiene ad una particolare diposizione del citato regolamento n. 833/2014).