argomento: Giurisprudenza - Unione Europea
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Con tre sentenze del 13 dicembre 2018 (nelle cause riunite C-138/17 P, Unione europea c. Gascogne Sack Deutschland e Gascogne, e C-146/17 P, Gascogne Sack Deutschland e Gascogne c. Unione europea; nella causa C-150/17 P, Unione europea c. Kendrion; e nelle cause riunite C-174/17 P, Unione europea c. ASPLA e Armando Álvarez, e C-222/17 P, ASPLA e Armando Álvarez c. Unione europea), la Corte di giustizia ha annullato precedenti sentenze del Tribunale con cui lo stesso aveva riconosciuto ad alcune società un risarcimento per il danno patrimoniale derivante dal mantenimento delle loro garanzie bancarie, e ha respinto la domanda di tali società diretta al risarcimento di un danno a tale titolo. Secondo la Corte, infatti, erroneamente il Tribunale aveva dichiarato che il nesso tra il superamento del termine ragionevole di giudizio nelle cause di cui trattasi e il pagamento di spese di garanzia bancaria nel periodo corrispondente a tale superamento non poteva essere stato interrotto dalla scelta delle società interessate di non pagare immediatamente l’ammenda e di costituire una garanzia bancaria.