Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

17/07/2020 - Il Tribunale respinge un ricorso sulla partecipazione al Consiglio europeo del primo ministro ceco

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

Articoli Correlati: frode quadro finanziario pluriennale premier ceco

A fronte del ricorso proposto da un membro del Senát Parlamentu České republiky (Senato della Repubblica ceca) contro il Consiglio europeo per non aver questo dato seguito alla sua richiesta di escludere il primo ministro della Repubblica ceca, Andrej Babiš, dalla riunione di tale istituzione del 20 giugno 2019 e dalle riunioni future relative alle negoziazioni del quadro finanziario pluriennale 2021/2027 dell’Unione europea, nonostante l’asserito conflitto di interessi di Babiš, derivante dai suoi interessi personali e familiari nelle imprese del gruppo Agrofert, attivo in particolare nel settore agroalimentare, poiché tali imprese sarebbero beneficiarie di sovvenzioni provenienti dal bilancio dell’Unione, il Tribunale dell’Unione ha dichiarato soggettivamente irricevibile il ricorso (ordinanza 17 luglio 2020, T-715/19, Lukáš Wagenknecht c. Consiglio europeo), ma ha allo stesso tempo precisato che il Consiglio europeo non dispone di alcun margine di manovra quando convoca i capi di Stato o di governo degli Stati membri alle sue riunioni, rientrando nella responsabilità degli Stati membri adottare le misure nazionali, comprese quelle di diritto costituzionale, che permettono di determinare se devono essere rappresentati, alle riunioni del Consiglio europeo, dal loro capo di Stato o dal loro capo di governo. Allo stesso modo, spetta agli Stati membri stabilire gli eventuali motivi di impedimento di una di queste due persone a rappresentare il rispettivo Stato membro presso tale istituzione.