Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

14/06/2016 - La Corte Costituzionale si pronuncia sulla legittimità della legge sulla elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia

argomento: Giurisprudenza - Italiana

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Con l’ordinanza del 14 giugno 2016, n. 165, la Corte Costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 12, co. 9, 21, co. 1, nn. 1) e 3), e 22, co. 2 e 3, della legge 24 gennaio 1979, n. 18 relativa alla elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e successive modifiche. Secondo i giudici remittenti, il dubbio di legittimità costituzionale deriverebbe dal fatto che le suddette disposizioni consentono solo alle liste di candidati eventualmente presentate da partiti o gruppi politici espressi dalle minoranze di lingua francese della Valle d’Aosta, di lingua tedesca della Provincia autonoma di Bolzano e di lingua slovena del Friuli-Venezia Giulia, di sottrarsi al limite della soglia di sbarramento del quattro per cento, se coalizzate con altra lista della stessa circoscrizione presente in tutte le circoscrizioni, e che le stesse sarebbero dunque lesive degli artt. 3, 48, co. 2, e 51, co. 1, Cost., in quanto favorirebbero le liste espresse dalle tre minoranze linguistiche rispetto alle liste eventualmente presentate da altre minoranze linguistiche. La Corte ha tuttavia ritenuto non adeguatamente motivate le questioni di legittimità costituzionale relativamente all’appartenenza dei ricorrenti alle minoranze linguistiche asseritamente discriminate.