Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

15/06/2016 - La direttiva europea sulla non discriminazione per ragioni di età e trattenimento in servizio. Una recente sentenza della Corte costituzionale

argomento: Giurisprudenza - Italiana

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Con una decisione pubblicata in data 15 giugno 2016, la Corte costituzionale si è pronunciata in merito alla legittimità costituzionale dell'art. 1, co. 1, 2 e 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, co. 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, il quale abolisce l’istituto del trattenimento in servizio anche per i docenti e i ricercatori universitari nonché gli avvocati di Stato.

Il dubbio di costituzionalità sollevato dai giudici remittenti riguardava anche il contrasto delle disposizioni di cui sopra con gli artt. 1, 2 e 6, par. 1, della direttiva 27 novembre 2000, n. 2000/78/CE (Direttiva del Consiglio che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro), in particolare per quel che concerne il divieto di non discriminazione in ragione dell'età sancito da tale direttiva.

Nel dichiarare non fondati o manifestamente infondati i ricorsi, la Corte costituzionale ha dunque confermato l’impossibilità per i professori universitari e gli avvocati dello Stato di continuare a restare in servizio oltre l’età pensionabile, non ravvisando, tra gli altri, i profili di incompatibilità comunitaria prospettati nei ricorsi.