Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

16/02/2017 - Tre risoluzioni del Parlamento europeo propongono una serie di cambiamenti del sistema istituzionale e del funzionamento dell’Unione europea

argomento: Documentazione - Unione Europea

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Nel corso della seduta plenaria di Strasburgo del 16 febbraio 2017 il Parlamento europeo ha approvato tre diverse risoluzioni su quelli che esso auspica possano essere i cambiamenti e gli sviluppi da imprimere, nel prossimo futuro, all’Unione.

A giudicare dalle rispettive intitolazioni, le tre risoluzioni sembrerebbero essersi apparentemente divise i compiti, visto che la prima, della quale sono stati relatori l’italiana Mercedes Bresso e il tedesco Elmar Brok, parrebbe mirare a interventi attuabili a Trattati costanti, dedicata com’è al “miglioramento del funzionamento dell'Unione europea sfruttando le potenzialità del Trattato di Lisbona”; mentre le altre due, una dovuta all’ex premier belga Guy Verhofstadt (“Possibile evoluzione e adeguamento dell'attuale struttura istituzionale dell'Unione europea”) e l’altra al tedesco Reimer Boge ed alla francese Pervenche Berès (“Capacità di bilancio della zona euro”), prospettano principalmente, all’evidenza, sviluppi dell’Unione realizzabili unicamente attraverso modifiche formali dei Trattati esistenti.

In realtà, i tre testi in molte parti si sovrappongono - non sempre con reciproca coerenza – e al tempo stesso avanzano tutti proposte tanto del primo che del secondo tipo.