Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

10/03/2017 - Il Consiglio europeo rinnova il mandato di Tusk come suo presidente. E a 27 discute del Vertice di Roma sul 60º anniversario dei Trattati

argomento: Documentazione - Unione Europea

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Il 9 e 10 marzo si è svolta a Bruxelles la consueta riunione di primavera del Consiglio europeo. L’ordine del giorno includeva essenzialmente due punti: l’elezione per i prossimi due anni e mezzo, ai sensi dell’art. 15, par. 5, TUE, del presidente dello stesso Consiglio europeo; e una discussione su varie questioni con la conseguente adozione di un pacchetto di Conclusioni riguardanti l'economia, la sicurezza, la migrazione e la situazione nei Balcani occidentali.

Quanto al primo punto il Consiglio europeo, a maggioranza qualificata e con il voto contrario del capo del governo polacco, ha rieletto presidente Donald Tusk per un secondo mandato, dal 1º giugno 2017 al 30 novembre 2019. Egli è stato inoltre rinominato presidente del Vertice euro per lo stesso periodo.

La contrarietà della Polonia sul primo punto si è ripercossa anche sul secondo punto, rendendo impossibile l’approvazione per consensus delle Conclusioni del Consiglio europeo, che sono state fatte così proprie dal Presidente Tusk, come Conclusioni del Presidente del Consiglio europeo. Tali Conclusioni includono anche, tra l’altro, la presa d’atto dell’impossibilità di raggiungere un accordo sulla creazione di una Procura europea (EPPO) ai sensi dell’art. 86 TFUE, aprendo così la strada in prospettiva (quando cioè vi sarà una delibera formale del Consiglio europeo su questo punto) per l’eventuale avvio di una cooperazione rafforzata in materia, come previsto dal par. 1 di tale articolo.

Nella giornata di venerdì 10 marzo, infine, i capi di Stato o di governo hanno tenuto, con l’eccezione del Premier britannico, una riunione informale dedicata alla preparazione del Vertice di Roma del 25 marzo sul 60º anniversario dei Trattati di Roma. La discussione si è svolta sulla base di un Working Document predisposto dal Presidente del Consiglio europeo, dal Presidente del Consiglio italiano, in quanto ospite del futuro Vertice, dal Primo Ministro maltese, come Presidenza del Consiglio dell’Unione, e dal Presidente della Commissione. All’esito della riunione, il Presidente del Consiglio europeo Tusk ha reso pubbliche le sue valutazioni.