Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

14/03/2017 - La Corte europea dei diritti dell’uomo condanna l’Ungheria per il confinamento di profughi in campi alla frontiera

argomento: Giurisprudenza - Internazionale

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Con la sentenza del 14 marzo 2017 (47287/15) la Corte europea per i diritti dell’uomo nel caso Ilias ed Ahmed ha condannato l’Ungheria per il confinamento dei profughi in campi alla frontiera dell’Ungheria ed il loro successivo respingimento in Serbia, in contrasto.

Pur accertando che le condizioni nel campo erano adeguate, il confinamento dei ricorrenti per 23 giorni è stato ritenuto una detenzione illegale, priva di rimedio giudiziario, in contrasto anche con la direttiva 2013/32/EU.

La Corte ha altresì censurato il respingimento dei due profughi in Serbia, in quanto le autorità non hanno svolto un’indagine individuale sulle richieste di asilo, ma avrebbero eseguito il respingimento in un Paese considerato sicuro in base ad un decreto governativo, senza esaminare alcun argomento contrario sollevato dai richiedenti tutela.