argomento: Giurisprudenza - Unione Europea
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L’11 aprile 2019 l’avvocato generale Tanchev ha presentato le sue conclusioni nella causa C-619/18 (Commissione c. Polonia) riguardante le nuove norme adottate dalla Polonia in materia di abbassamento dell’età di pensionamento dei giudici della Corte suprema, che la Commissioneritiene ledano l’indipendenza dei giudici di tale Corte, violando di conseguenza l'art. 19, par. 1, 2° co., TUE e l'art. 47 della Carta dei diritti fondamentali. Al riguardo l’Avvocato generale ritiene che il ricorso vada accolto. Secondo lui, infatti, le norme controverse effettivamente violano i requisiti di indipendenza del potere giudiziario, poiché sono idonei ad esporre la Corte suprema e i suoi giudici a interventi esterni e a pressioni da parte del Presidente della Repubblica in occasione dell’estensione iniziale e del rinnovo del mandato di questi ultimi, pregiudicando l’indipendenza oggettiva di taleorgano giudiziario e influenzando il giudizio e le decisioni indipendenti dei giudici.